[...] Un gioco del mondo, tra mappe, immagini, sensazioni, connessioni improvvise tra cose inaspettate. Si sfoglia il libro, si ascolta il racconto che giunge all’orecchio come di lontano insieme a suoni che richiamano le immagini con in uno specchio tra i sensi, e ci si lancia in un viaggio il cui esito è per ciascuno differente. Alla fine ci si risveglia come da un sogno ad occhi aperti, ricchi di una mappatura in un territorio imprevisto, persi e ritrovati, uguali e diversi.

Stratagemmi prospettive teatrali (Italia)

Trickster-p

Eutopia

Le storie della Terra hanno cambiato di natura e di scala: non scriviamo storie per raccontare la creazione o il corso del mondo, ma per scongiurarne la fine.

Book is a Book is a Book

Ts'ui Pen avrà detto qualche volta: “Mi ritiro a scrivere un libro”. E qualche altra volta: “Mi ritiro a costruire un labirinto”. Tutti pensarono a due opere; nessuno pensò che libro e labirinto fossero una cosa sola.

Twilight

Coreografia per la luce che muore

Sights

Abbiamo incontrato delle persone cieche. Alcune sono cieche dalla nascita, altre hanno perso la vista nel corso del tempo. Abbiamo chiesto loro di raccontarci come vedono

B

Percorso sonoro a stanze attorno alla fiaba di Biancaneve

.h.g.

Installazione in 9 stanze, un prologo e un epilogo

B

Trickster-p — Projects — B

Seconda tappa di una trilogia dedicata alla fiaba, B nasce come rilettura della fiaba classica di Biancaneve ed è il frutto di una ricerca incentrata sulla contaminazione tra diversi linguaggi.
Come già .h.g. – dedicata alla fiaba di Hänsel e Gretel – si sviluppa come un’installazione a stanze in cui lo spettatore è invitato a percorrere lo spazio in solitudine accompagnato da auricolari; ma se Hänsel e Gretel era la fiaba dell’infanzia, Biancaneve è la fiaba del passaggio dall’infanzia all’età adulta in cui la brutalità infantile della strega antropofaga lascia spazio alla lacerazione e alla solitudine.
Come in un sogno ricorrente dai contorni indefiniti, Biancaneve vive in una sorta di mondo sospeso in cui la morte è un contrappunto sempre presente: immense stanze deserte, il buio della foresta, i letti sporchi e consunti dei nani, fanno da sfondo alla sua solitudine.
Nella fiaba di Biancaneve pare esserci qualcosa che sta costantemente in bilico tra due opposti: vita/morte, lusso/povertà, immacolato/impuro sono i binomi su cui si innesta tutto l’impianto narrativo.
La rilettura operata da Trickster-p non vuole essere un percorso di tipo museale che riproduce pedissequamente gli ambienti del racconto, ma piuttosto una sorta di viaggio attraverso gli aspetti più intimi e reconditi della fiaba stessa che crei passaggi condivisi – e condivisibili – in cui ogni singolo spettatore possa interagire attraverso il proprio personale immaginario.
Ben lontana dalle pin up dei nostri giorni, Biancaneve ha qualcosa di diafano, una sorta di bellezza fragile e un po’ macilenta: corpo perfetto, ma già cadavere predestinato. Ma è precisamente in questa sua disperata perfezione, in questa sua silenziosa immobilità, che è – e resta – una fiaba di una modernità disarmante.

Crediti

Concetto e realizzazione

Cristina Galbiati & Ilija Luginbühl

Dramaturg

Simona Gonella

Design

Mike Brookes, Trickster-p

Spazio sonoro

Luis Fernandez, Trickster-p

Editing

Davide Perucconi

Produzione

Trickster-p

Co-produzione

Migros-Kulturprozent, Teatro Sociale Bellinzona, far° festival des arts vivants - Nyon, Theater Chur, Schlachthaus Bern, TAK Theater Liechtenstein - Schaan

Con il sostegno di

Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura
DECS Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos
Migros-Kulturprozent
Ernst Göhner Stiftung
Fondation Nestlé pour l’Art
Landis & Gyr Stiftung
Oertli Stiftung
Bürki Stiftung

Press review

Rumor(s)cena (Italia)

[…] I Trickster-p si riconfermano un gruppo di ricerca sperimentale tra i più validi e motivati, analitici nello scovare significati reconditi attraverso originali riletture meta-teatrali del repertorio fiabesco universale.

Azione (Svizzera)

[…] Con B siamo confrontati con una vera e propria interiorizzazione del percorso narrativo, una rimasticazione a livelli subliminali della favola inteso attraverso un meticoloso lavoro di rilettura del testo, un adattamento così minimalista da esplorare con segni evocativi e simbolici le profondità di un “io collettivo” emotivo e sociale che ci porta nella direzione delle teorie morfologiche sulla fiaba. In una mezz’ora circa veniamo accompagnati verso una esplorazione che tocca le sensibilità più sotterranee della nostra anima.